Sistema sviluppato da Renault, permette di cambiare la batteria con una nuova carica passando sotto a un tunnel
di Alessio Lana
Il tallone d'Achille dell'auto elettrica è l'autonomia. Lo si dice da decenni e ora che tutto sembra pronto per la rivoluzione, il problema torna più che mai d'attualità. Con gli attuali 100-150 chilometri con una ricarica da otto ore non si va da nessuna parte. Lo dicono gli europei, anche se in media percorrono 80 chilometri al giorno.
Pura pazzia? No, semplicemente le auto a emissioni zero costano, e se l'autonomia le renderebbe delle seconde auto perfette, il prezzo è da prima auto. Però è impossibile farci un viaggio: non esiste una rete di colonnine estesa come quella delle stazioni di servizio tradizionali e non è divertente fermarsi ogni 100 chilometri per otto ore.
Una soluzione arriva da Renault, si chiama Quickdrop e ha un funzionamento semplice. Sulla carta almeno. La batteria non viene venduta con l'auto ma affittata all'utente a un prezzo di circa 70 euro mensili. Visto che non è sua può scambiarla, ed ecco la chiave di volta: basta far passare l'auto per tre minuti in un tunnel che ricorda quello degli autolavaggi e un robot cambia la batteria esausta con una carica. Facile, no?
Le sperimentazioni partiranno in Danimarca, Israele e Australia. Guarda caso tre tra i paesi più ecologicamente avanzati ma anche da noi si intravede una luce. Il marchio francese ha infatti siglato un accordo con Eni per l'istallazione del Quickdrop nelle stazioni di rifornimento tradizionale. Certo, non ce ne sarà una in ciascuna delle 4500 stazioni di proprietà del marchio ma verrà studiata una rete capillare come già accade per il metano o il gpl. I tempi sono ancora ignoti e non rimane che la speranza per dare una scossa all'inquinamento.
Pura pazzia? No, semplicemente le auto a emissioni zero costano, e se l'autonomia le renderebbe delle seconde auto perfette, il prezzo è da prima auto. Però è impossibile farci un viaggio: non esiste una rete di colonnine estesa come quella delle stazioni di servizio tradizionali e non è divertente fermarsi ogni 100 chilometri per otto ore.
Una soluzione arriva da Renault, si chiama Quickdrop e ha un funzionamento semplice. Sulla carta almeno. La batteria non viene venduta con l'auto ma affittata all'utente a un prezzo di circa 70 euro mensili. Visto che non è sua può scambiarla, ed ecco la chiave di volta: basta far passare l'auto per tre minuti in un tunnel che ricorda quello degli autolavaggi e un robot cambia la batteria esausta con una carica. Facile, no?
Le sperimentazioni partiranno in Danimarca, Israele e Australia. Guarda caso tre tra i paesi più ecologicamente avanzati ma anche da noi si intravede una luce. Il marchio francese ha infatti siglato un accordo con Eni per l'istallazione del Quickdrop nelle stazioni di rifornimento tradizionale. Certo, non ce ne sarà una in ciascuna delle 4500 stazioni di proprietà del marchio ma verrà studiata una rete capillare come già accade per il metano o il gpl. I tempi sono ancora ignoti e non rimane che la speranza per dare una scossa all'inquinamento.
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via Wired.it
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